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Tremendi momenti di un tremante tremendo

Diversi anni sono passati da quando il Sig. Parkinson si è impadronito della parte destra del mio corpo, costringendovi a dividere con lui, tutto quello che mi circonda, gioie, dolori, emozioni. Per un parkinsoniano ci sono sempre momenti tremendi, come quando ,in particolare all’esordio della malattia, ti sono tutti vicino e ,cercando di sollevarti con consigli di ogni genere, ma ti buttano a terra come un… mocio Vileda. In buona fede si può anche sbagliare e li giustifico, ma quello più fastidioso per me è la cosa più frequente che ci sentiamo dire: < Dai , NON PENSARCI > Come si fa a fare qualcosa senza pensarci!!! Allora vi racconto come inizia la giornata mia e di Parki che è con me.

I ATTO

Di buon mattino ,anzi è ancora notte, faccio finta di svegliarmi (perché non dormivo) e al buio senza fare rumore per non svegliare il “cargiver” ,che sta dormendo dolcemente vicino a me, anzi vicino a noi, cerco, con la mano la sveglia ,per svegliarla! Anche lei dorme ancora! Trattengo il respiro e ,con movimenti dolci e vellutati ,riesco a sfiorarla ma ,in quello stesso istante ; si sveglia anche l’altra parte di me ,il sig Parki che uno scatto deciso mi fa sbattere la mano sulla sveglia, casino tremendo immediatamente faccio una riflessione : <NON DEVO PENSARCI!!>. Ritornata la quiete dopo la tempesta, comincia l’uscita(di noi due) da sotto le coperte. Con molta lentezza appoggio la mia gamba sul pavimento ma quella di Parki dorme ancora. Dopo silenziose ..imprecazioni, siamo tutti e due pronti per cercare, sempre al buio seduti sul bordo del letto , le ciabatte. Con un po’ di fortuna , io ne trovo una e mi metto in posizione per infilarci il piede, ma sono incuriosito dal piede di Parki che manda ,in avanscoperta , il suo pollicione ad annusare, come un cane da caccia, possibili tracce che lo conducano a ritrovare la ciabatta! Trovata , ed ecco che comincia una gara fra i due a chi infila per prima il piede. Si rincorrono piedi e ciabatte in rettilinei, curve pericolose, sorpassi azzardati ma con scarso successo da entrambi i concorrenti, fino a quando capiscono che uno rincorreva la ciabatta dell’altro. Dopo lo scambio di ciabatte siamo pronti a metterci impiedi. Piccola pausa per aspettare che Neurino , l’unico piccolo neurone rimastoci in testa, inforchi la sua …motoneurone e vada a lavorare in …centro , speriamo che c’entri l’entrata del cervello e lo rimetta in moto. Iniziano le “grandi manovre “ per indossare i pantaloni. Parki appoggiandosi su di me entra per primo, poi tocca a me, ma quando mi appoggio a lui e cerco di infilarmi anch’io, non ha pazienza e comincia camminare , costringendomi a saltellare per tutta la camera, al buio e sempre in silenzio, fino a quando conquisto l’appoggio sulla terra ferma e come, Cristoforo Colombo grido: terra !!!eccola appare sul far giorno( nel frattempo si è fatto giorno) bruna sul mare!!!. Secondo gli esperti <NON PENSARCI> tutto passerà.

II ATTO

Comincia una faticosa e rigida camminata stile Charlot verso il bagno per il… rito del “taglio della barba”. Il primo sguardo allo specchio non è molto confortante, si cerca di abbassare la chioma ribelle con violenti colpi di spazzola ma i risultati lasciano a desiderare, ci facciamo , io e Parki, smorfie alla Beruschi, una sciacquata ai denti miei e a quelli del… dentista e per ultimo una occhiata in Borsa , o meglio alle borse sotto a gli occhi, dopo una notte ad occhi aperti a guardare il… niente al buio. Il… rito inizia con l’applicazione di un leggero strato di schiuma. Con delicatezza spalmo, dalla mia parte , quel piccolo fiocco bianco massaggiandomi la guancia con roteanti carezze e passo a Parki la bomboletta . Con estrema sicurezza la porta vicino alla sua guancia, quando all’improvviso, una enorme… nuvola bianca ,ricopre metà di quel viso addormentato: si era dimenticato di alzare il dito dal cursore. Cercando di rimediare, trasferisco un po’ di schiuma dalla mia parte ottenendo un risultato quasi soddisfacente, dopo avere aperto due oblò nelle vicinanze degli occhi e liberandomi la bocca per respirare!! I primi tentativi di rasatura, vanno abbastanza bene dalla mia parte, ora tocca a Parki che comincia a scuotere il rasoio tipo sbandieratori. Con la stessa delicatezza che un contadino adopera la zappa , Parki disegna profondi solchi sulla guancia e sul mento dai quali esce qualche piccola goccia di liquido rosso trasformando il viso in un perfetto trucco per Clown . Tamponiamo i… ricami con piccole croci di guerra ma < NON PENSARCI> la colpa non è tua ,ma delle lamette ,è scritto sulla confezione: “fabbricate a San Vito Sul Tagliamento”.

III ATTO

Siamo arrivati così al termine, come nell’Opera dell’Aida, della “Gran scena della vestizione” ultimo Atto. Non siamo della serie… nati con la camicia, quindi ci tocca metterla. Si scatena una “Caccia al Tesoro” in camera da letto fra comodino e poltrona ,anche perché (mea culpa) non sono dei più ordinati, la sera precedente era volata da qualche parte, causata dall’euforia della vittoria di una gara di velocità,vinta da me, per conquistarmi la carezza della “ Buona Notte” dalla MIA ( e non nostra ) dolce metà. Per accelerare i tempi, ci infiliamo contemporaneamente, nelle maniche che come sempre ci rifiutano perché la sera non siamo stati molto teneri con loro,le abbiamo rovesciate malamente , ma stavamo gareggiando!! Assumiamo la posizione tipo Crocefisso, immobili ad aspettare, che automaticamente si srotolino ,come le eliche di un ..bimotore. Stiamo già sudando, dalla fatica, per far …partorire dalle maniche, due piccole mani tremanti e, con molta cura, cerchiamo di proteggerle con un polsino, ma chi lo abbottona? Il primo posto tocca a me che con disinvoltura, avvicino lato 1 con lato 2 unendoli con un forte bottone. Ci prova ora Parki che parte da lontano e con velocità di un lumacoide ad unire lato 1 con il lato 2 , ma arriva la mano della… provvidenza , che nel frattempo si era svegliata e, come una tenera mamma, prende a se la mano di Parki e gli avvolge il polsino e ,ringraziandola sospira : <che C… lato B che ho avuto!! >. Per non dilungarmi non vi racconto come facciamo a legarci le scarpe , perché <SENZA PENSARCI> ho deciso di mettermi i mocassini!!!!!!!!!!!!!! Orgogliosi delle nostre fatiche partiamo verso una giornata laboriosa, già stanchi di buon mattino per il risveglio che, i… normali, fanno fatica a crederci che per noi sia così ,ma è la verità ma < dai NON PENSARCI> tanto siamo TREMENDAMENTE FORTI . Un saluto a tutti è un appello : Aiutiamoci e aiutiamo, basta una mano per dare… una mano!!!!

Claudio… Neuruda          (il tremante, ma tremendo)